La prossima volta che vi trovate a bordo della Sanctuary III in Borderlands 3, tenete d'occhio il nuovo cabinato di Scienza e Borderlands nell'angolo dell'infermeria della dottoressa Tannis. Sviluppato in collaborazione con McGill University, Massively Multiplayer Online Science e The Microsetta Initiative, Scienza e Borderlands è un puzzle game che aiuta la ricerca scientifica.
Scienza e Borderlands propone semplici rompicapi basati su filamenti di DNA. Risolvendoli, contribuirete alla mappatura e al confronto dei microbi al loro interno. Completando questi rompicapi otterrete anche valuta in gioco con cui riscattare skin e teste uniche per cacciatori della Cripta, oltre a bonus che miglioreranno temporaneamente le vostre statistiche, la qualità del bottino e perfino l'esperienza ottenuta.
Uno dei motivi dell'esistenza di Scienza e Borderlands è che i computer non sono perfetti nell'organizzazione di questi dati e fanno molti piccoli errori che possono alterare le successive analisi, ma il gioco in cui vi cimenterete per risolvere questo compito complesso è facile da comprendere e giocare. Delle caselle colorate disposte su una griglia rappresentano i vari nucleotidi. Spingendoli nelle loro colonne, proverete a organizzarli nelle file corrette. Non è sempre possibile allineare correttamente tutte le caselle, ma cimentarsi in questi rompicapi è comunque utile per identificare gli errori delle analisi computerizzate.
Per avanzare e ottenere crediti per la soluzione, è necessario raggiungere il punteggio indicato per ciascun rompicapo di Scienza e Borderlands. Raggiunto il punteggio indicato, non è obbligatorio passare al rompicapo successivo. Spesso è possibile compiere mosse aggiuntive. Per superare i record di Tannis e contribuire a quest'importante iniziativa scientifica è necessario fare più del minimo indispensabile.
Se vi state chiedendo quali applicazioni pratiche possano avere i dati raccolti tramite Scienza e Borderlands, è presto detto: l'intestino umano è collegato a diversi disturbi e patologie come diabete, depressione, autismo, ansia, obesità e altri ancora. Si spera che la mappatura di questi microbi aiuterà i ricercatori a comprendere meglio questi ecosistemi e ad aprire la strada a ricerche future su nuovi trattamenti e interventi. Per ulteriori informazioni, consultate The Microsetta Initiative. Se volete saperne di più sui metodi utilizzati, consultate dnapuzzles.org.